La storia che vi voglio raccontare risale a quasi 100 anni fa. Negli anni 20’, in Italia, si sviluppò il settore delle carrozzerie per il montaggio dei telai sulle auto.

E una carrozzeria in particolare nacque a Modena da un pilota e un progettista della zona, speranzosi di sfruttare la fama di uno dei due titolari che era un pilota Alfa Romeo e del trend di mercato che si stava sviluppando. Aprirono una piccola carrozzeria in via Jacopo Barozzi 5, Modena (ci siete mai stati?) con 50.000 lire dell’epoca come capitale sociale.

Dopo qualche anni fallì per colpa della zona poco vantaggiosa, dato che tutte le principali carrozzerie si trovavano in zona Milano/Torino.

Avviata la procedura di liquidazione, si avviò la vendita delle varie attrezzature per liquidare i debiti. Tuttavia questi non bastarono e il titolare/pilota dovette chiedere un aiuto alla madre per far fronte alla situazione.

Questa potrebbe essere una delle tante storie di attività aperte e chiuse in poco tempo. Tuttavia questa carrozzeria aveva un nome molto particolare, Enzo Ferrari & C. Avete letto bene Enzo Ferrari, il Drake.

Fondata nel 1920, mentre Ferrari era pilota dell’Alfa Romeo versò circa 38.000 lire nel capitale sociale e divenne socio accomandatario e insieme al progettista Pietro Casalino avviò questa attività.

Questo aneddoto sulla vita di Ferrari è molto particolare. Ferrari non parlava mai di questo suo fallimento ed è difficile trovare in giro materiale a riguardo ma possiamo dire che si sia riscattato ampiamente con i suoi grandi successi.

La morale che possiamo tirare fuori da questo aneddoto è sicuramente questa:

nella vita tutti possono cadere, ma veramente tutti, ma non conta niente se poi ci rialziamo e impariamo dai nostri errori.

Quindi quando avremo dei momenti di caduta o di tristezza ricordiamoci che anche Enzo Ferrari fallì con la sua carrozzeria, ma questo non lo fermò a diventare una leggenda.

Se volete leggere qualche cosa a riguardo vi consiglio questa biografia di Enzo Ferrari:

“Ferrari rex. Biografia di un grande italiano del Novecento” di Luca Dal Monte.

Saluti da Mattia Tasca!