Real Estate e la pace dei sensi.

Due cose ho sempre amato fin da giovanissimo, i numeri e il rischio. E tutto ciò che si verifica in ogni ambito della vita finanziaria di una persona ha sicuramente a che fare con queste due macroaree. 

Nonostante io sia per l’appunto un amante del rischio la storia che voglio raccontarvi oggi, però, tratta di calma ed equilibrio. 

Premetto che nei miei ormai quasi 8 anni di tentativi nel cercare falle nel sistema ho testato praticamente qualsiasi tipo di investimento. Percependo direttamente sulla mia pelle cosa si provasse in ogni singola esperienza mantenendo sempre e comunque il controllo della situazione con statistiche, probabilità e psicologia. La regola d’oro che ho sempre seguito alla lettera era di Warren Buffet e cita: “La prima regola: non perdere denaro. La seconda: ricordarsi sempre la prima regola” e posso dire che mi ha permesso di rimanere sempre in attivo e di imparare molte cose nuove nel corso degli anni.

Ciò che accomunava tutti i miei tentativi era la ricerca dell’investimento perfetto ma c’era sempre qualcosa che non quadrava: il mio stato d’animo. Per quanto mi avvicinassi sempre di più ad alte percentuali di successo ero sempre tendente all’irrequietezza per la piccola percentuale di insuccesso calcolata. Cosa potevo fare per raggiungere la tranquillità?

L’unica forma di investimento che fino ad un anno fa mancava ancora all’appello dei miei test era il Real Estate di cui sentivo sempre parlare ma che mi sembrava quasi irraggiungibile per via dei capitali limitati che avevo a disposizione. 

I primi tentativi di ricerca di immobili a sconto in Italia erano miseramente falliti dopo la scrematura di più di 1000 immobili disponibili a Padova, e la visita di una decina di essi. 

Le aste partivano sempre da prezzi per me al tempo improponibili e la burocrazia per la sistemazione di vari vizi catastali e urbanistici era limitante.

Dopodichè… l’illuminazione. 

La scoperta del Real Estate americano mi aveva dato nuove prospettive e l’ho colta subito al volo. La possibilità di raggiungere il mio sogno di essere fondatore di una società per investimenti era molto vicina e vi dirò di più: in AMERICA! Patria di investitori e banche di investimento. 

Un mese dopo la società era aperta e pronta a ricevere i suoi primi capitali, non sapendo che nel breve periodo successivo saremmo riusciti a concludere i nostri primi 3 acquisti all’asta con neanche un terzo dei capitali che sarebbero serviti ad un singolo acquisto in Italia. Tutto grazie alla strategia FDL (acquisto di terreni da costruzione) spiegata da Emanuel nel suo corso.

La prima esperienza all’asta è stata la mia svolta. Lo studio e la preparazione delle offerte per i vari lotti sono stati puntigliosi e, arrivati al momento dell’offerta, non c’erano dubbi sulla cifra massima raggiungibile per ottenere un guadagno da rivendita. L’acquisto avrebbe previsto la completa titolarità di un terreno da costruzione ad un prezzo molto più basso rispetto a rivendite vicine. La zona era ottima e la vendita aveva come controparte un asset fisico, quindi un bene tangibile con bassa volatilità. Cosa potevo desiderare di più?

La prima offerta sul primo lotto è stata superata di soli $100. 

L’offerta sul secondo lotto aggiudicata a $100 dalla nostra offerta massima! 

Stretta di mano e abbraccio col socio. 

Ti chiederai: il tuo stato mentale dopo il pagamento? Calmo ed equilibrato come mai prima d’ora! Ero proprietario di un piccolo pezzo di America.

A presto,
Andrea