Ciao a tutti!

Per chi non mi conoscesse ancora sono Omar e mi sono innamorato dei Tax Lien poco più di un anno fa, e ora ho l’onore di far parte del “Research Team” ufficiale, per me un orgoglio e privilegio.

Oggi vi voglio presentare un amico molto speciale.

Ma partiamo dall’inizio. A Maggio 2019 dopo aver divorato il corso sui Tax Lien ho aperto la mia prima società negli USA e vi assicuro che l’emozione è stata incredibile, un mix tra eccitazione e incredulità. Avete presente la vocina sulla spalla sinistra che vi sussurra con tono di scherno “Omar ma che c***o stai a fà? Fino a ieri Real Estate pensavi fosse un derby spagnolo… non è che stai esagerando?” (sì la mia vocina è mezza romana perchè a Roma ci ho vissuto 11 anni, con un pizzico di spagnolo che mi porto nel cuore dall’Erasmus).

Tutto il mio percorso sulla crescita personale però mi diceva che le vocine sono “vocine” e nella maggior parte dei casi cercano di sabotarti, non lo fanno apposta è che non conoscono veramente il mondo, conoscono solo la tua piccola mappa che probabilmente è simile a quella dei tuoi genitori e amici. Stavolta però ero determinato, c’erano troppi segnali positivi, ma quello che più contava era la vibrazione che sentivo a contatto con Emanuel & Company, quindi TAAAC ed eccomi imprenditore USA.

“E mo che faccio?” (sempre la mia vocina….)

Beh non mi sono fatto travolgere dalla procrastinazione, anzi ho iniziato a seguire passo passo i consigli del corso, ho iniziato a mille per poi rallentare preso dallo sconforto dei primi ostacoli, ma a Dicembre 2019 sui tavolini dell’IKEA di Padova insieme a due amici appena conosciuti (anche loro ora parte del Research Team) ho acquistato il mio primo terreno! E’ stato a dir poco emozionante e dopo tre settimane ne avevo già un’altro.

Se volete scoprire la storia del primo acquisto date un’occhiata all’altro mio articolo Florida, Terreni… e IKEA (con patatine ai funghi!)

Quindi Wow figata, sono diventato un “american enterpreneur” o meglio al momento ero solo in possesso di 2 terreni, per essere un imprenditore dovresti per lo meno produrre del profitto, quindi che fare?

Grazie al supporto di Emanuel e del suo staff ho iniziato a sponsorizzare i miei terreni su varie piattaforme: eBay, Facebook Marketplace, gruppi Facebook, portali per la vendita di terreni, yellow letters cartacee, contatti diretti ecc…

Mi sono creato un bel file tracciando i progressi e i contatti che ricevevo, cercando di migliorare l’annuncio e creare altre fonti di traffico, ho assunto un realtor in Florida per la vendita di un terreno e ogni giorno controllavo le notifiche per vedere le prime richieste.

All’inizio non è partita proprio alla grande, eBay ha dato scarsissimi risultati, un solo contatto che però non ha continuato la trattativa e uno che mi voleva falciare il prato…

Dopo un po’ però sono cominciate ad arrivare le richieste di persone interessate, “Is it still available?” Solitamente iniziava così la conversazione, in chat o via email, alcuni volevano essere chiamati al telefono.

Quindi mi sono detto “Funziona!! Il terreno è interessante se sto già ricevendo richieste, fanculo la vocina!”. Sul più bello arriva un ostacolo che ahimè tutti abbiamo conosciuto, il Covid19.

Essere un imprenditore però significa saper cogliere il lato positivo di ogni situazione e in effetti uno c’era: l’emergenza ci aveva costretti a cambiare le nostre abitudini e a lavorare da casa ed io sinceramente ne ero contento 🙂 potevo dedicare più tempo ai miei business e così è stato, ho provato a migliorare sempre di più cercando nuove opportunità e studiando ancora più a fondo il mercato.

Dopo qualche settimana il tanto odiato Virus è atterrato anche negli USA e volente o nolente una rallentata al mercato l’ha data; le contee non pubblicavano più aste, gli investitori avevano tirato il freno e i privati avevano timore del futuro.

Il sabato prima di Pasqua però ecco la chat che aspettavo: “Is still available? You speak spanish?” e grazie al mio Erasmus intavolo una discussione

Dopo 2 giorni avevo il contratto firmato, non ci credevo, ci ero riuscito!! Tutto era stato anche troppo semplice, mi dicevo… però che vuoi sono stato fortunato!

Dovevo solo aspettare il lunedì successivo per ricevere la prima rata (avevo venduto con finanziamento, sì in USA si può e lo scoprirete nel corso). Le conversazioni con l’acquirente, fino a quel momento frequenti e amichevoli, iniziarono a scomparire quasi, qualcosa mi puzzava…Il lunedì fatidico infatti il pagamento non arriva, così lo contatto, ma NIENTE. Non risponde, mando una mail e aspetto un altro paio di giorni, ma NIENTE.

Scrivo, chatto e provo a chiamarlo. NIENTE. L’uomo è scomparso e mi ritrovo con un contratto in mano ma niente di venduto e iniziare una causa non aveva poi tanto senso.

“Doveva andare così” mi dicevo, ma non era poi così facile convicersene.

Dopo un po’ la frustrazione cominciò a svanire e grazie al team eravamo sempre impegnati in cose nuove, sondare nuovi business, pensare a nuove funzionalità per creare una vera e propria community di investitori immobliari USA, abbiamo anche pensato ad un software per aiutare i corsisti (ormai lo conoscete: parlo di fastlien.co).

Mi sentivo quindi ancora nel posto giusto, un imprenditore deve anche saper aspettare.

E come succede spesso, quando meno cerchi sono gli altri che cercano te ed ecco che in un caldo venerdì di luglio arriva ROI:

dopo meno di due giorni avevo un nuovo contratto firmato e l’anticipo accreditato sul conto della mia banca in USA!!

Ed ecco ROI, come quasi tutti sapete è l’acronimo di Return Of Investment ed è definito come l’indice di redditività del capitale investito, il mio amico ROI è alto 1 e 68 circa il che significa che ho realizzato un profitto del 168%

Direi non male, stavolta ho stappato una bella bottiglia e brindato al futuro. ROI ovviamente ha brindato con noi : A presto e vi auguro di conoscere presto anche il vostro ROI.

Omar